Muore perché si smarrisce e si smarrisce per varie
cause.
La noia disorienta. E anche il mare mosso fa perdere l’orientamento.
Spiaggiano perché nessuno se ne accorge prima. Perché non sono munite di nessun
segnale radio che gli permetta di comunicare con la terra ferma o con la terra
madre o con la madre di tutte le balene.
Scusate amici radioascoltatori, qui mi
correggono, mi dicono che sono munite di segnale radio.
Qualcuno quindi deve
averglielo disattivato. Tutti presi dalle nostre perfomance, tutti esperti di
politica e finanza, di cinema e letteratura, tra un selfie, un posto al sole,
un amico virtuale, un tatuaggio removibile, un aperitivo impegnato, una raccolta fondi, una raccolta di firme, un
cinema da salvare e un evento a cui non mancare, abbiamo ingorgato lo
sfiatamento del cetaceo. Una volta, a noi bastava un concerto punk venuto male
per non spiaggiare o un amico vero che ti bussava a casa e si buttava sul
divano insieme a te e anche se non avevate nulla da dire, si espiavano le colpe
sociali nei silenzi condivisi che poi si riempivano di musica, citazioni sparse
e miele da spalmare. Anche la cover di un pezzo rock aveva il potere di
salvarci dal peso stesso del nostro corpo. La nostra unica balena era quella di
Melville e il Capitano Achab ci proteggeva dallo spiaggiamento tragico. Perdonate,
non so di quale noi io stia parlando e neanche di quale balene. Pubblicità.
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