Su un promontorio alto alto, una pala grande grande, gira in senso orario, finché un giorno tra le pale non vi si impiglia una nuvola chiara e svogliata che farebbe perdere la testa anche all’Eolo più ortodosso.
Devo essere nata così.
Non mi spiegherei diversamente questo mio vivere con la testa per aria e questo mio incedere prima su, su, su, su, poi lentamente in senso orario, giù, giù, giù, e poi sempre lentamente e sempre in senso orario, di nuovo su, su, su.
Eternamente.
link immagine: laboratoriocreativo.org
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