io senza di loro sarei morta mille volte.
Non c’è
mai stata una sola fase della mia vita senza avere un amico o un’amica accanto.
Qualcuna si è persa lungo la strada, ma tante ne sono arrivate.
Uso il femminile
perché siete in maggioranza, e perché lui, l’amico del cuore, non me ne vorrà e
non mi leggerà perché ha da finire il suo pezzo su Lenin.
E gli altri lui,
amano l’esclusiva, pena il trattamento di fine rapporto.
Senza di voi non avrei mai provato il tai chi,
non avrei avuto un analista, non avrei trascorso due notti con il vicino di tenda austroungarico
solo per farvi dormire più comode, non sarei uscita con un esercito di
militari, non avrei mai letto un oroscopo, non avrei ballato fino alle tre di
notte prima di una partenza, non avrei occupato, non avrei assaggiato le
nuvolette di drago, non mi sarei trovata in tarda notte dentro la smart di un
Car2Go sulla strada ferrata in contromano, non avrei una chitarra, non avrei le
bolle di sapone sul comodino, non avrei mai scritto Gimbino su un bavaglino, mi
sarei ammazzata di respiri corti, di camomille corrette, di vuoti a perdere.
Senza di voi sarei tutt’uno con la mia linea gialla.
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