Ci si allena alla vita guardando dentro l’oblò della
lavatrice che stritola il tuo primo peluche. Il corpo perde consistenza, il
pelo si arruffa, gli occhietti e il sorriso resistono invece nella loro
plasticità anche a testa in giù. L’attesa non vale una centrifuga. Il cuore smette
di battere per un po’ perché teme di aver perso tutto. Adesso profuma ma non lo
puoi abbracciare. Tornerà morbido, tornerà a farti compagnia, tornerete a fare
le gare per decretare chi resiste di più con gli occhi aperti e sarà dolce
perdere sempre. Ti sembrerà che tutto sia tornato come prima, ma non dimenticherai
mai di averlo visto impotente dentro un oblò. E te ne ricorderai tutte le volte
che qualcuno ti deluderà e gli resterai accanto forte e fiera come se la
centrifuga non fosse mai avvenuta.
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